La distruzione creativa di Schumpeter

28.01.2013 09:58

Oggi vedevo le statistiche presentate in tv riguardo il numero di aziende fallite nel 2012 in Italia.

Le imprese fallite sono il 3 %. Il 50% delle imprese create nel 2012 sono state chiuse per mancanza di fondi. La maggior parte erano imprese create dai giovani.

L'analisi smonta il lavoro di Monti.

La distruzione creativa di Schumpeter, è il modello che ha utilizzato Monti nel suo governo. Questa teoria aiutò i saccheggiatori a smantellare l'Olivetti, il nostro orgoglio nazionale, cancellando i nostri anticorpi, le nostre resistenze contro l'espropriazione.

La distruzione creativa è solo un arma di distruzione di massa. Ci viene venduta dai banchieri (ché finanziano la Bocconi e le grandi università) però molti banchieri bloccano la creazione dopo  la distruzione perché non concedono i fondi. E l'analisi lo dimostra.

La verità è ché i banchieri non tollerano molto la creatività, perché la creatività potrebbe mettere a rischio l'ordine di potere costituito.

Un'altra manipolazione dei neoliberali/banchieri è quella di associare al welfare un contenuto negativo se messo in relazione alla meritocrazia.

Ma in realtà per ottenere una vera meritocrazia senza distorsioni, il sistema deve possedere 2 proprietà necessarie:

- le informazioni devono circolare liberamente, e palesemente sappiamo che non è così

- l'istruzione dovrebbe favorire lo sviluppo della creatività e flessibilità, e invece palesemente il sistema tende a creare tecnici specializzati con cervelli recintati, e queste professioni hanno un ciclo di utilità nelle aziende che potrebbe non durare l'arco di una vita. I lavoratori, tutti, compresi i direttori (in neolingua Manager), diventano obsoleti e inutili.

Per il secondo punto, qualcuno potrebbe non essere d'accordo. Ma quanti paletti e dogmi insegnano ad ingegneri e ricercatori? Il cervello con il tempo perde molto in plasticità (dicono così, io ho una teoria diversa, ma vi vendo quella più accettabile), se in età di apprendimento blocchi lo studente con dei recinti, blocchi per sempre le sue potenzialità.

È per questi 2 gravi difetti del sistema che il welfare non può essere eliminato.

Anzi, è proprio la mancanza di un welfare uno dei fattori che impedisce la meritocrazia.

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