Il cavallo di Troia

02.02.2013 13:11

Tremonti: nessuno degli attori protagonisti di questa vicenda aveva voluto e nemmeno previsto questa situazione.

Tremonti parlava dell’autoreferenzialità nel circuito bancario.

Quello che Tremonti ci dice è che è successo qualcosa che gli attori che hanno voluto la Globalizzazione non avevano immaginato lo strapotere delle banche che ne sarebbe venuto fuori.

La soluzione?

Tremonti ci dice che servono nuovi regolamenti bancari che blocchino questo strapotere.

Tutto qui?

Tremonti non ci dice altro nelle televisioni pubbliche e nei quotidiani.

Però indagando si trova qualche informazione in più.

Tremonti ipotizza una nuova Bretton Woods, che rimetta la moralità e la spiritualità prima del materialismo. In parole povere, il parco buoi occidentale dovrebbe rinunciare all’iPad perché con lo stipendio potrà comprarsi solo il cibo.

Indagando sul caso di Strauss Khan, esce fuori che questo personaggio da rappresentante dell’FMI metteva in discussione il “Dollar Standard” e rimarcava la necessità di nuovi accordi monetari.

Indagando su Obama, esce fuori che questo presidente riesce a malapena a tenere le redini dei suoi collaboratori, che fanno un po’ quello che pare a loro. Esce fuori che questo presidente si lamenta in campagna elettorale di essere stato bloccato nelle sue riforme dallo strapotere di Wall Street.

Forse si delinea una linea di azione che ricollega tutti e 3 questi personaggi?

  1. 2 di loro vogliono ridiscutere il “dollar standard”
  2. 2 di loro si lamentano dello strapotere del mondo finanziario

Inizialmente ero un po’ confuso perché non capivo la linea politica di Tremonti che è il presidente di un istituto filoamericano come Aspen Institute italia.

Poi si è accesa la lucina.

La FED ha l’interesse a mantenere il “Dollar Standard”,  ma la FED non è più sotto il controllo degli stati Uniti.

La FED al momento propaganda la sua bontà alimentando occupazione farlocca (non strutturale) nel territorio degli Stati Uniti. Ma lo fa solo perché gli serve la fiducia della popolazione per agire in questo specifico periodo storico.

La guerra sta diventando così grave, che gli attori protagonisti della vicenda non si nascondono più da dietro utilizzando delle pedine per fare il gioco sporco. Ormai la guerra è quasi a viso aperto, frontale, addirittura mediatica. La fazione che ha ormai quasi perso il controllo sta spifferando tutto, utilizzando tutti i canali a disposizione.

Una parte considerevole della popolazione è quindi ormai consapevole dei giochi. Anche se è veramente difficile trovare i fatti reali in mezzo ad un oceano di disinformazione.

Ma finalmente è arrivato il colpo inferto dalla banda di  quelli che al momento chiamo “i cattivi meno cattivi”.

In questa  banda  fino a prova contraria al momenti io ci metterei Obama, Strauss Kahn e Tremonti e chissà chi altro.

Con la faccenda MPS, il gioco ormai è stato scoperto.

Mario Draghi aveva a disposizione nel periodo in cui era presidente della Banca d’Italia, un’ analisi sulla vigilanza della MPS. In questa analisi si parlava del famoso derivato  da 4 miliardi e  I vigilanti nell’analisi avevano persino indicato che quel derivato era sospetto.

Con una analisi del genere Banca Italia ha ignorato il problema.  Nessuno ha avvisato la procura competente e non è stata dato nessun tipo di sanzione.

Draghi a breve sarà costretto a dare le dimissioni dalla BCE, e se ho capito come funzionano queste guerre, l’insabbiamento della faccenda sarà garantito solo se il nuovo uomo alla BCE sarà della fazione opposta.

Questo significa che la BCE ritorna nelle mani della banda dei “cattivi meno cattivi”.

La situazione di MPS è grave perché la mancata vigilanza da parte dell’istituzione che doveva vigilare apre uno scenario nuovo e molto pericoloso.

Perché chi doveva agire non ha agito?

C’è una strategia dietro?

La risposta è molto inquietante se si studia il caso Grecia fino a fondo e si scopre che l’attuale ministro greco, quando era nelle file della Goldman Sachs, inguaiò la Grecia con un derivato che le permetteva di presentare i bilanci con un bel lifting così da poter entrare nella zona euro.

Notizia recente, la procura di Trani si è attivata per indagare su 5 banche:  Mps, Bnl, Unicredit, Intesa San Paolo e Credem.

Il sospetto è che qualcuno, possa aver permesso certe attività alle banche per installare un cavallo di Troia nel sistema Italia.

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