Le piramidi del potere

20.01.2013 13:48

 

Le piramidi del potere sono il risultato naturale di come l'uomo è fatto.
Non è necessario che le piramidi ci siano insegnate da qualcuno di esterno al sistema, perché non sono complesse. La struttura a piramide la ritroviamo infatti tra gli insetti. La piramide è presente dove c'è collaborazione.
La caratteristica fondamentale che distingue l'uomo dalle altre specie animali è la capacità di collaborare. È questa caratteristica che ha permesso di far emergere l'homo sapiens sapiens. I teorici neodarwiniani non ci vedono nessun anello mancante. Non serve manipolazione genetica per far emergere la nostra specie.
I neodarwiniani usano l'esempio del'occhio. Il più studiato. Le simulazioni al computer dimostrano che per far evolvere una chiazze di pelle sensibile alla luce, in un occhio completo sono sufficienti 30 generazioni.
Per gli umani 30 generazioni corrispondono a 600 anni.
Per far sviluppare il cervello di uno scimpanzè in quello di un umano, il numero di generazioni necessarie sono dello stesso ordine di grandezza.
Bisogna individuare l'equivalente di una chiazze di pelle sensibile alla luce e l'ambiente giusto per stimolare quella corsa agli armamenti che permette ad una specie di evolvere in pochi passi senza rilasciare tracce di evoluzione.
L'equivalente della chiazza di pelle è l'altruismo. L'altruismo è una forma di egoismo ("Il gene egoista" di Dawkins), ma chi gioca il gioco del'altruismo recita un ruolo di collaborazione. È una rivoluzione copernicana per una specie che impara l'altruismo, perché l'ego di un individuo è riprogettato in modo da non vedere  le azioni del'altro come una minaccia alla sua sopravvivenza. È una rivoluzione doppia, perché l'ego deve imparare che l'azione può non portare ad un vantaggio egoista immediato. Una volta che l'ego impara questo, è fatta. La collaborazione costringe l'individuo ad interfacciarsi con un suo simile. L'interfacciamento è la corsa agli armamenti che permette ad individui che possiedono già un linguaggio (una mente), di mapparlo su strutture somatiche che hanno un aggancio con la realtà fisica. Insomma non voglio dirvi troppe cose al riguardo. Per i neodarwiniani far evolvere una scimmia in essere umano è un processo non lunghissimo e nelle giuste condizioni, fattibile. Forse i 14 milioni di anni che separano il cromagnon da Lucky sono anche tanti.
La caratteristica della collaborazione si è però evoluta su una specie altamente competitiva, dove nonostante l'altruismo si erano mantenuti i cablaggi dei circuiti dell'ansia. Gli individui che non imparano a gestire l'ansia, si bloccano all'interno di steccati, non si azzardano ad invadere il territorio di altri. Nel caso degli umani, il territorio non è solo il territorio fisico. Una specie collaborativa crea fra gli elementi di in gruppo un territorio fatto di mappe astratte che stanno solo nei cervelli del gruppo. Un individuo Beta, ha un circuito del'ansia, cablata milioni di anni prima, quando la regola dall'ansia si applicava solo ad individui che conoscevano solo il territorio fisico reale. La vecchia regola verrà comunque applicata anche sul territorio psicologico. Nel territorio psicologico, ci sono territori di esclusiva appartenenza all'individuo dominante. Questo territorio psicologico condiviso, per il beta sarà off limits. Non lo esplorerà. L'individuo dominante impara questa regola ed imparerà ad approfittarne per i suoi fini egoistici.
La piramide del potere è la diretta conseguenza del'architettura dei cervelli degli esseri umani. Queste piramidi nono gestibilissime dalla mente umana. La prova è che un beta si trasforma in alfa in certi contesti e impara queste regole da solo. Significa che c'è un circuito cablato in tutti noi, pronto ad accendersi se ci sono le condizioni.
Una volta che il primo alfa impara che può tenere gli altri ball'interno di steccati psicologici, quale altro tipo di evoluzione può esserci?
I vari capo branco hanno ottenuto il potere sul proprio branco di riferimento utilizzando strategie e recinti differenti. Ogni tipo di tattica e recinzione dava all'Alfa dei poteri di natura diversi. I capi mandria venivano ostacolati da altri capo mandria, e in questo modo si creavano alleanze tra i poteri compatibili, e vinti e sconfitti tra alfa che si prestavano i piedi l'un l'altro.
Fino ad arrivare fino ad oggi.
È possibile che alcune forme di potere tra alti e bassi siano arrivate salve da Babilonia. O anche da prima. Ma le piramidi non le ha inventate Babilonia. Una piramide per esempio è la Mafia. Un semplice processo in evoluzione, nata ed evoluta in pochi decenni.
David Icke afferma che ci siano varie piramidi di potere. Afferma che sono troppo complesse, e ci vede una mano aliena. Non è necessario la mano aliena. Le piramidi di potere che abbiamo oggi non sono strutture statiche. Sono strutture dinamiche fatte di continui compromessi. È vero, le basi di queste piramidi sono totalmente inconsapevoli. Ma è una legge. Il beta si fa recintare spontaneamente. I vari alfetti, semplicemente ne approfittano. Inoltre un Alfa, è il Beta di qualcun altro, in una struttura gerarchica.
 

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