La fine del Dollar Standard

03.03.2013 16:57

 

Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, ha spiegato: “Si è concordato che non c’e currency war”. Per poi precisare: “Meno se ne parla meglio è”. 
 

I giochi si fanno pesanti.

Oggi prendo in considerazione questa ipotesi nel tentativo di comprendere i termini del conflitto.

Ci sono almeno 2 fazioni.

- L'Europa filogermanica che si è proiettata al dopo NATO

- La NATO che sta cercando di non collassare

 

E' incredibile, ma qualcosa che per noi europei era impensabile ed inimmaginabile potrebbe accadere.

L'oggetto del contendere è il Dollar Standard. E' un argomento di importanza capitale. Talmente capitale che il tutto può collassare in una guerra mondiale con l'uso di armi atomiche.

La faccenda del Dollar Standard è di fondamentale importanza, perchè è grazie a questa forma di signoraggio che gli Stati Uniti direttamente o indirettamente finanziano il regime.

Se gli Stati Uniti vengono costretti a ritirare il loro esercito, sono fottuti.

Gli Stati Uniti si sono fatti un calcolo geostrategico per gestire il ridimenzionamento dell'influenza sul pianeta. Ma in questo calcolo si sono dimenticati di includere la reazione delle oligarchie Europee viste abbandonate a se stesse. Questo errore sta costando alla NATO molto caro.

Infatti l'errore di calcolo che il regime ha fatto è stato quello di dimenticare che il Dollar Standard poteva essere messo in discussione da qualcuno. E infatti quel qualcuno si è presentato nel G20 del 2008 (intorno ad aprile), nella veste del leader cinese.

A quel punto il regime, che stava gestendo la crisi finanziaria, come lo può gestire un impero che dispone di un esercito globale, si è ad un tratto accorto che il piano strategico non poteva funzionare se si consentiva all'Europa di costruire la sua unione. Infatti chi gli assicurava che una europa unita fosse stata manipolabile fino al punto di fare gli interessi della NATO e non quelli dell'Europa?

Il problema è di fondamentale gravità, perchè se crolla il regime NATO, Israele verrebbe annientata. Su questo non ci sono dubbi. Alcuni generali USA hanno ammesso candidamente che non ci sono più fondi per occuparsi del problema Israele. E che Israele lasciata al suo destino è destinata a scomparire nel giro di un decennio.

Se i calcoli sono corretti o meno, non ha importanza, ma questa è la paura del popolo di Israele, e la paura conta più della ragione quando si tratta di agire. Sopratutto quando ad essere spaventata è una nazione che punta il suo arsenale atomico sulle capitali europee.

E quello che ci spaventa è il tipo di azioni di un eventuale governo di Israele. Alla fine, il monopolio sull'atomica è quasi tutto in mano al regime NATO.

Se qualcuno pensa che non è così portando l'esempio della Corea del Nord, non ha capito una cippa di cosa sia questo regime. La Corea del Nord è una pedina che serve alla NATO per impaurire le popolazioni con scenari assurdi in modo da dispiegare in quell'area le sue armi.

Israele, quindi è la pedina che tiene in piedi il Dollar Standard.

Il ricatto è chiaro. Se qualcuno si rischia di mettere in discussione il Dollar Standard, Israele, persa per persa, distruggerà le capitali europee.

Le tensioni al momento sono molto alte. La politica deflattiva che la Germania sta imponendo all'Europa, modifica strutturalmente la bilancia commerciale europea e impedisce al sistema mondiale di riprendersi per un calo di domanda. Il regime quindi non ha alternativa ed è costretto ad utilizzare la FED, sperando che gli investitori dei titoli di stato USA non abbandonino il gioco, a causa della mina vagante Israele.

 

Alcune forze della NATO sono ancora sotto il controllo degli USA, e dell'Inghilterra.

Gli scozzesi e gli irlandesi hanno capito il gioco e si vogliono posizionare con i probabili vincitori di questa guerra: l'Europa (o almeno i suoi oligarchi).

L'Italia invece non si è mai capito con chi stava. Il dialogo tra Cameron e Monti un anno fa mi aveva insospettito. Poteva essere il cavallo di troia per impedire all'area germanica di formarsi.

L'Italia è al centro di un gioco di potere molto più grande di noi. Siamo solo pedine di 2 fazioni e niente più, possiamo solo rinunciare di lottare e sperare solo di sopravvivere. Ma chi poteva immaginarsi che l'impero germanico potesse addirittura mettersi contro la NATO?

L'impero germanico ha attaccato la NATO in modo aggressivo ed ha mandato a puttane una pace di svariati decenni in quest'area.

Io propendevo per Tremonti, perchè sono convinto chè è il compromesso sensato in questo clima orrido.

Tremonti alla fine ci propone un piano che potrebbe convincere i tedeschi a finire questa assurda guerra:

- la FED rinuncia ai suoi obiettivi geopolitici e si costringe l'area USA ad un ridimenzionamento controllato

- gli eserciti dell'USA vengono messi a disposizione della nuova NATO non più sotto il controllo degli USA, ma sotto tutti i paesi del G20.

- si tenta in questo modo di gestire la questione Israele, riconsegnando alcuni territori ai palestinesi e cercando di calmierare gli animi.

- dare all'italia, un respiro, facendo ritornare la crescita e togliendo gli strumenti finanziari a quegli Oligarchi che vogliono depopolare il pianeta.

 

Naturalmente questo compromesso sembra molto vicino al New World Order così tanto messo in cattiva luce sulla rete. Ma sarebbe un NWO policentrico. E mi sembra l'unica soluzione al momento percorribile per evitare la terza guerra mondiale.

 

Ho capito la strategia che sta dietro al movimento di Tremonti leggendo le pubblicazioni della rivista Aspenia del Think Tank Aspen Institute di cui Tremonti è il presidente.

 

Se invece volete capire le posizioni delle oligarchie pro austerità, basta che vi leggete gli articoli di Limes, periodico di quel bastardo di De Benedetti.

 

Se volete altre conferme fatevi questa domanda: perchè l'antisemitismo si sta ridiffondendo vistosamente anche in un paese come l'Italia supervaccinato contro l'antisemitismo? E' chiaro che c'è qualche capo branco, o servizio segreto in azione.

 

Beppe Grillo?

Ho il sospetto che sia anche lui una pedina probabilmente inconsapevole, come lo siamo tutti noi.

Alla fine del conflitto l'Italia sarà sotto l'influenza della NATO o dell'impero Germanico? Francamente avere l'eventuale nemico germanico a due passi dalla frontiera non è augurabile. Ma questi sono i problemi che avrà chi sopravviverà.

 

Naturalmente la mia versione dei fatti è solo una ipotesi. Ma è una ipotesi che considero talmente realistica che a Roma ho rifiutato di andarci per una proposta di lavoro.

Un complottista serio direbbe che il tutto è solo una sceneggiata (anche se con attori inconsapevoli) tipo la sceneggiata recente della Corea del Nord. Il piatto sarebbe stato condito, pronto da offrire alla popolazione occidentale: distruzione atomica, dittatura infernale germanica o cambio del modello di sopravvivenza? Serve però un papa nero di nome Pietro II, altrimenti come lo convinci il gregge?

 

 

 

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