Il regime tenta di "infangare" una fonte del giudice Imposimato

05.11.2013 09:45

Il titolo di uno dei più importanti quotidiani italiani (Il Sole 24 Ore):

Ex sottufficiale della Gdf, indagato per calunnia

La notizia è di quelle che ti fanno rizzare le orecchie. L'impianto del giudice Imposimato, deve essere bloccato in tutti i modi, perchè in congiunzione con il "Datagate", può fare danni irreversibili a qualcuno. Quindi il "contagio" deve essere bloccato, ora.

Naturalmente il regime conosce solo una strategia per bloccare il contagio: il pregiudizio, la calunnia, l'intimidazione.

Strategie smascherate brillantemente dallo stesso giudice Imposimato.

Quindi sono dei coglioni? o sono solo disperati?

Il nome dell'allora brigadiere in congedo, autoaccusatosi di aver fatto parte dell'organizzazione para-militare Gladio, è finito nel registro degli indagati del sostituto procuratore di Roma, Luca Palamara. L'ipotesi, almeno per ora, è che in due diverse occasioni – una delle quali sotto il falso nome di Oscar Puddu – Ladu avrebbe fornito false informazioni all'ex giudice Ferdinando Imposimato.
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Tuttavia, c'è da dire che ad oggi mancherebbero le conferme ufficiali. Ed è per questo che il nome di Ladu è finito nel registro degli indagati per calunnia. Secondo questo primo impianto accusatorio, "falsamente incolpava, sapendoli innocenti, i vertici istituzionali e militari nonché le autorità di polizia giudiziaria dell'epoca, di essere stati a conoscenza del luogo nel quale l'onorevole Moro era tenuto ostaggio da parte delle Brigate Rosse"

Ogni volta che cadete vittima di qualche "notizia" di "regime" vi consiglio di utilizzare blog come questo, per disinnescare il potenziale danno che la lettura di questa roba potrebbe causarvi.

Ora, in una fonte ANSA, vi faccio vedere cosa ha scoperto il giudice Imposimato. Steve Pieczenik non è una fonte del giudice Imposimato.

Steve Pieczenik, assistente del sottosegretario Usa nel 1978, psichiatra, specialista in "gestioni di crisi", esperto di terrorismo, visse - secondo quanto ha rivelato recentemente in un libro-intervista - gomito a gomito con Francesco Cossiga la parte cruciale dei 55 giorni. Era lui, "l'esperto americano" che indirizzò e gestì l'azione di contrasto dello Stato alle Br. 
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 Nel libro del giornalista francese Emmanuel Amara si spiega che il momento decisivo arrivò quando Moro dimostrò di essere ormai disperato. Su quella base si decise l'operazione della Duchessa, cioé il falso comunicato delle Br, scelta questa presa nel Comitato di crisi. "I brigatisti non si aspettavano di trovarsi di fronte ad un altro terrorista che li utilizzava e li manipolava psicologicamente con lo scopo di prenderli in trappola. Avrebbero potuto venirne fuori facilmente, ma erano stati ingannati. Ormai non potevano fare altro che uccidere Moro. Questo il grande dramma di questa storia. Avrebbero potuto sfuggire alla trappola, e speravo che non se ne rendessero conto, liberando Aldo Moro. Se lo avessero liberato avrebbero vinto, Moro si sarebbe salvato, Andreotti sarebbe stato neutralizzato e i comunisti avrebbero potuto concludere un accordo politico con i democristiani. Uno scenario che avrebbe soddisfatto quasi tutti". "Era una trappola modestissima, che sarebbe fallita nel momento stesso in cui avessero liberato Moro", aggiunge. Pieczenik spiega che Cossiga ha approvato la quasi totalità delle sue scelte e delle sue proposte. "Moro, in quel momento, era disperato e avrebbe sicuramente fatto delle rivelazioni piuttosto importanti ai suoi carcerieri su uomini politici come Andreotti. E' in quell'istante preciso che io e Cossiga ci siamo detti che bisognava cominciare a far scattare la trappola tesa alle Br. Abbandonare Moro e fare in modo che morisse con le sue rivelazioni. Per giunta i carabinieri e i servizi di sicurezza non lo trovavano o non volevano trovarlo". Pieczenik traccia un bilancio di questa sua strategia che definisce trotzkista: "Ho messo in atto la manipolazione strategica che ha portato alla morte di Moro al fine di stabilizzare la situazione dell'Italia.
fonte: ANSA

Steve Pieczenik: "Ho messo in atto la manipolazione strategica che ha portato alla morte di Moro al fine di stabilizzare la situazione dell'Italia".

Dizionario della Neolingua:

Stabilizzare: orientare la politica ai voleri della NATO, degli USA e di Israele.

PS:

Steve Pieczenik è Russo.

Potreste pensare, che Steve Pieczenik con la sua testimonianza vuole destabilizzare il blocco NATO. Potreste pensare che Steve Pieczenik è una spia cinese o russa.

Ma Steve Pieczenik era sempre Russo quando nel 1978 era l'assistente di Henry Kissinger.

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